
25 settembre, 2023
Scopri le terribili condizioni di vita e di lavoro dei contadini che producono la bevanda più diffusa al mondo e la povertà generazionale che affrontano
Si tratta del caffè, fondamentale per noi italiani? O forse del vino? No. La bevanda più bevuta al mondo è il tè.
Secondi statistiche della FAO, ogni giorno vengono consumate 6 miliardi di tazze di tè.
Dipty lavora nei campi di tè del Bangladesh. Senza assicurazione, né diritti.
Dipty guadagna solo € 1,20 al giorno, dopo aver raccolto 30 chili di foglie di tè. In tutto il mondo, migliaia di contadini devono affrontare condizioni simili.
Mentre lavorano, le ceste che caricano sulle spalle diventano sempre più pesanti. Alla fine di una lunga giornata, si mettono in fila per pesare il raccolto.
Dopodiché, le foglie di tè vengono trasportate all'impianto di lavorazione.
Alla fine di una giornata estenuante, € 1,20 non sono sufficienti per provvedere alla famiglia o investire nel futuro dei figli. Le lavoratrici come Dipty non ricevono cure neanche in caso di infortunio. Ma Dipty non conosce nulla oltre la vita nei campi del tè.
Da generazioni, i figli dei raccoglitori di tè si uniscono ai genitori nel loro duro lavoro. Moltissimi abbandonano la scuola, perché il loro destino sembra ormai segnato.
Uttam ha 15 anni. Da quando suo papà fu colpito da un ictus, Uttam lo ha sostituito nei campi di tè nel nord-est del Bangladesh.
E insieme a lui, anche il suo fratellino Sujit, di soli 10 anni.
Dopo il lavoro nei campi, Sujit va a raccogliere la legna. Purtroppo è sfruttato dal suo padrone e spesso non viene neppure pagato.
Lavoro duramente, ma non mi piace. A volte il mio padrone non mi paga nei tempi giusti. Dopo 40 giorni, mi ha pagato solo due settimane di lavoro
racconta Sujit.
Grazie al nostro programma di adozione a distanza, questo ciclo di sfruttamento minorile si sta rompendo.
Loro sono i figli di Dipty, Mispi e Samuel. Nessuno dei due lavora nei campi di tè perché entrambi sono sostenuti da Compassion.
Il giorno in cui venni a sapere di essere stata sostenuta e ricevetti la foto del mio sostenitore, mi sembrava di sognare
dice Mispi.
E infatti, oggi Mispi ha un grande sogno: vuole diventare infermiera e aiutare i più poveri del suo villaggio. Ha 18 anni e non vede l’ora di fare la differenza nel suo Paese.
“Raccogliere il tè ha aiutato la mia famiglia a sopravvivere, ma quando sarò un’infermiera potrò aiutare tutta la mia famiglia e le altre persone che soffrono. Proprio come ha fatto il mio sostenitore, che mi aiuta nonostante le migliaia di chilometri di distanza!” ci spiega Mispi.
Dopo aver visto le terribili condizioni di vita della sua famiglia, anche Sujit ha iniziato a ricevere aiuto da Compassion. Ora la sua famiglia riceve scorte di cibo e articoli per l’igiene personale. Così, finalmente, Sujit non è più costretto a lavorare per rispondere ai bisogni primari della sua famiglia.
Questa famiglia dovrà affrontare ancora tante sfide, ma la presenza del centro Compassion sta facendo la differenza nella loro vita. Perché tutti i bambini devono poter andare a scuola e giocare, anziché lavorare nei campi.
La realtà vissuta da Ummat e Sujit è solo uno dei tanti casi di povertà estrema. Ma tante famiglie come la loro stanno iniziando a essere libere da un ciclo di povertà che dura da generazioni.
Grazie alla collaborazione dei sostenitori, migliaia di bambini del Bangladesh stanno scoprendo una via d’uscita dalla povertà e da una vita di sfruttamento minorile.
Grazie – da parte dei bambini che aiutiamo – a tutti i sostenitori che fanno la differenza nella loro vita.
Fare la differenza nella vita dei bambini come Sujit è semplice: basta donare il 5x1000 a Compassion. Un gesto semplice e gratuito, ma di grande importanza.
Dona il 5x1000: a te non costa nulla, ai bambini salva la vita!
Basta la tua firma e il nostro Codice Fiscale 97590820011