
4 dicembre, 2023
Dalla gravidanza alla maternità, queste fotografie raccontano le vite delle giovani mamme e dei neonati che vivono in povertà in Uganda.
Nei Paesi in via di sviluppo, la triste realtà è che molte future mamme devono lottare per avere cure e sostegno durante gravidanza e parto.
L’Uganda è uno dei Paesi con uno dei più alti tassi di mortalità materna. Per questo, vogliamo celebrare insieme a te le vite di queste mamme. Partecipano alle attività dei nostri centri Compassion e hanno ricevuto sostegno pratico, emotivo e spirituale, sin dalla gravidanza.
E insieme a loro, festeggiamo l’arrivo dei bambini!
Avevo 14 anni quando mia madre morì. Mio padre aveva due mogli e così andai a vivere con la mia matrigna. In quel contesto, ero vittima di percosse e abusi verbali.
Decisi di fuggire in città e mi sposai. Poco dopo essere rimasta incinta, mio maritò mi abbandonò. Ero disperata e non sapevo cosa fare.
Un giorno, una donna di una chiesa locale mi parlò del centro Compassion e mi accompagnò da loro. Ho raccontato la mia storia e subito sono stata accolta con amore.
Non mi ero mai sentita così felice: mi hanno dato speranza, perché anche se mio figlio sarà senza papà, io e gli operatori Compassion saremo al suo fianco nella sua crescita!
Quando nacque mia figlia, decisi di chiamarla Grace – lo stesso nome dell’operatrice Compassion che mi ha aiutato nella gravidanza.
Sono una mamma single e l’aiuto di Compassion è stato meraviglioso.
Tutto ciò che voglio è che la mia bambina sia sana: la lavo tre volte al giorno, mi assicuro che sia sempre pulita e in salute.
Amo mia figlia, ho così tanto amore per lei. Voglio essere ricordata come una buona mamma, amorevole e attenta.
A 13 anni ho dovuto abbandonare la scuola perché in famiglia i soldi erano finiti.
Fino a poco tempo fa, non ho avuto una vita facile. Tutto ciò che vorrei è vivere in tranquillità, ma i pochi soldi che mio marito ricava dal suo lavoro non sono abbastanza.
A volte ho avuto l'idea di abortire, ma ho sempre detto a me stessa: “Questo bambino deve nascere!”
Un giorno, i membri della chiesa locale vennero a casa mia. Mi parlarono del programma Compassion e mi invitarono al centro.
Senza il loro aiuto, non avrei ricevuto cure e assistenza.
Sono così felice: poco tempo fa eravamo in due, ora siamo in tre! Sono così orgogliosa della mia bambina. Essere mamma è stupendo.
Quando è sveglia, gioco con lei. Quando la guardo, vedo che è calma e tranquilla.
Mio marito ed io l’abbiamo chiamata Faith (vuol dire “fede” in italiano) perché speriamo che cresca e abbia fede in Dio. L’abbiamo chiamata Faith anche perché abbiamo avuto tanta fede in Dio durante la difficile gravidanza.
I miei genitori erano contadini e io ero una dei nove figli. Non ho potuto studiare a lungo, perché le tasse scolastiche erano troppo costose.
Quando non ero a scuola aiutavo la mia famiglia nell’orto. Spesso mangiavamo solo patate dolci, non avevamo una dieta equilibrata.
Dopo essermi sposata, sono rimasta incinta. Non avevamo soldi e così non potevo permettermi di andare in ospedale, per non parlare del costo del dottore. Quando avevo i soldi per andare dal medico, mi diceva che ero disidratata e che rischiavo di perdere il bambino.
Proprio in quel periodo gli operatori Compassion mi invitarono al centro. Finalmente, avevo di nuovo speranza. So che senza le loro cure avrei probabilmente avrei perso il mio bambino.
Sono così felice: sono una mamma, ho sempre desiderato di esserlo.
Da quando sono mamma, la mia vita è completamente cambiata. La mia bambina è una fonte di gioia, ride ed è felice. Basta guardare il suo sorriso!
Essere incinta e vivere in povertà è una grande sfida per tutte le mamme. Grazie ai nostri centri Compassion, queste mamme ora hanno fiducia: sanno che i loro bambini avranno speranza concreta per la loro vita.
Insieme a te, possiamo ridurre il tasso di mortalità infantile e aiutare le mamme in difficoltà.
Per farlo, c'è un gesto semplice e gratuito: dona il 5x1000 a Compassion!
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