Le gravi condizioni di salute degli abitanti sono un ostacolo significativo per lo sviluppo del Burkina Faso. Circa il 36% dei bambini soffre di ritardi nella crescita, una condizione spesso irreversibile causata da malnutrizione cronica durante la prima infanzia.
L’incidenza di malaria, infezioni respiratorie e diarrea è molto alta. Negli ultimi anni, il Paese ha dovuto affrontare epidemie di meningite, febbre gialla e colera.
Più di 140.000 bambini sono rimasti orfani a causa di HIV/AIDS. Il Burkina Faso è il Paese con il più alto tasso di mortalità infantile tra tutti quelli in cui operiamo: ogni 1.000 bambini, 77 muoiono entro il primo anno.
Il 90% della popolazione è impiegato in agricoltura di sussistenza, settore vulnerabile alla siccità periodica, alle inondazioni, e in tempi recenti, alla piaga delle locuste.
Con il 46% della popolazione con un’età inferiore a 14 anni, l’estrema povertà del Burkina Faso ha portato a una elevata percentuale di bambini vittime di traffico internazionale di minori.
Nel 2005 vennero smantellate 5 grandi reti di traffico di esseri umani e 555 bambini vennero restituiti alle loro famiglie. Grazie agli sforzi internazionali per combattere il problema, il traffico di minori in Burkina Faso sta diminuendo negli ultimi anni.
Il Burkina Faso (ex Alto Volta) ottenne l’indipendenza dalla Francia nel 1960. Una sfida importante avvenne nel 1983, quando il capitano Thomas Sankara prese il potere, adottando politiche radicali di sinistra e ribattezzò il Paese Burkina Faso.
Nel 1987 il presidente Sankara fu rovesciato e ucciso in un colpo di stato dal suo ex alleato Blaise Compaore, che rimase al potere fino alla fine del 2014.
Il Burkina Faso ha affrontato difficoltà interne ed esterne a causa dello stato della sua economia e dei diritti umani. Il Paese è stato coinvolto nel contrabbando dei diamanti dai ribelli in Sierra Leone.
I problemi nella vicina Costa d’Avorio hanno causato tensioni con le autorità ivoriane; quest’ultime accusano il Burkina Faso di fomentare ribellione tra la popolazione nel nord.
Il Burkina Faso si trova vicino all’Equatore e offre un clima tropicale con inverni caldi e secchi ed estati calde e umide.
Giugno e luglio e il periodo tra novembre a febbraio sono considerati momenti ideali per viaggiare in Burkina Faso a causa del clima più fresco.
La cucina burkinabè si basa su alimenti semplici come riso, mais, miglio, noci, patate, fagioli, montone, pollo, manzo e pesce. A causa del clima caldo, il latte inacidisce rapidamente.
Il piatto più noto è il saghbo, a base di pasta di miglio, sorgo o mais, servito con una salsa di verdure (pomodori, peperoni e carote) e carne di pecora o di capra.