
4 dicembre, 2023
Kenya: la storia di Miriam, ex studentessa Compassion che infrange le discriminazioni di genere, sfidando la corruzione della polizia
Eccola, mentre veste una divisa mimetica raramente indossata dalle donne. Nei suoi occhi c'è speranza per il futuro.
Lei è Miriam. Vive in Kenya, ha 21 anni ed è un’ex studentessa Compassion. È una delle poche donne keniote che lavorano in polizia.
La sua scelta è una scelta radicale, anche a causa della brutalità e della corruzione di cui spesso si macchia la polizia nel suo paese.
In molti Paesi del mondo, la polizia è nota per violenze e abusi nei confronti delle persone in povertà. Secondo un'inchiesta di IJM, vi sono ampie prove di abuso di potere da parte della polizia in Kenya:
“Spesso, i poveri vengono maltrattati al fine di chiudere in fretta le indagini. I poveri possono essere imprigionati sulla base di accuse false o arrestati perché non possono pagare tangenti ad agenti corrotti. In Kenya, 1 persona su 3 ha subito questo tipo di abusi nell’ultimo anno”.
In questo contesto, Miriam ha deciso di fare una scelta coraggiosa.
Miriam è cresciuta con cinque fratelli, grazie alla cura della mamma Ruth. Per questa donna, ogni giorno era una lotta per per nutrire, vestire ed educare i suoi figli. Con solo 50 € al mese, la sua speranza stava svanendo.
Ma un giorno, un'opportunità unica cambiò il corso della sua famiglia.
“Quando Miriam aveva 6 anni, la Victoria Baptist Church iniziò a collaborare con Compassion. Decisi di iscrivere Miriam alle attività per i bambini e dopo poco tempo arrivò la bella notizia: grazie a Dio, c’era un sostenitore per lei!”, racconta la mamma.
Grazie al sostegno a distanza, la situazione familiare di Miriam iniziò a migliorare. Dopo anni di impegno e con il supporto del suo sostenitore, Miriam è riuscita a diplomarsi.
Subito dopo, si è presentata un’opportunità che le avrebbe cambiato la vita: arruolarsi nelle forse di polizia del Kenya.
Desiderosa di perseguire questa carriera, Miriam ha partecipato al percorso di reclutamento. Ma non è stato facile.
“La prova prevedeva anche lunghe corse. Nei mesi precedenti, mi sono allenata duramente e sono riuscita a superare il test iniziale. Dopodiché, ho potuto accedere a un corso di 9 mesi in caserma”, racconta Miriam.
I nove mesi in caserma furono durissimi. Ogni giorno, Miriam era sul punto di arrendersi.
“Il campo di addestramento era come una prigione. Eravamo sempre in movimento. La giornata iniziava alle 4 del mattino e si concludeva alle 22. Molte reclute non ce l’hanno fatta e hanno abbandonato”, dice Miriam.
Ho sempre preso forza dalla mia fede in Dio: il Signore mi ha aiutato a non rinunciare.
Miriam ha completato con successo l’estenuante addestramento: ormai era una delle 3000 reclute della polizia!
Al termine dell’addestramento, Miriam è stata premiata come una delle migliori reclute… direttamente dal presidente della Repubblica del Kenya!
Oggi, Miriam vuole servire il suo Paese nel miglior modo possibile.
“Voglio essere un esempio per tutte le ragazze. Voglio che sappiano una cosa: possono raggiungere ogni loro obiettivo”, spiega Miriam.
In un Paese in cui la polizia è accusata di brutalità e corruzione, voglio essere un esempio di onestà e giustizia, per proteggere la popolazione. La fede in Dio mi aiuta ogni giorno a lavorare seguendo i giusti valori
Miriam dovrà affrontare difficoltà, ma guarda al domani con gioia. Ogni giorno, si allaccia gli stivali e lavora per un futuro migliore in Kenya.
La giustizia e la vera libertà sono vive in tutti gli angoli del mondo. Grazie a persone come Miriam, che con fede e amore per Dio, sono fonte d’ispirazione e testimonianza.
Anche tu, come il sostenitore di Miriam, puoi cambiare la vita di una bambina. Potrai essere al suo fianco e, insieme ai centri Compassion, garantire un futuro migliore a una piccola che vive in povertà!